Festival di Sanremo 2021, nessuna squalifica per i Maneskin: “Non c’è plagio di nessun tipo”

I Maneskin concorrono a Sanremo

Il caso Maneskin rientra. Con le dichiarazioni di Claudio Fasullo, vicedirettore di Rai Uno, viene definitivamente archiviata la polemica riguardante il brano portato in gara al Festival di Sanremo. Non c’è plagio né melodico, né armonico né tanto meno strumentale, se non nei tipici riferimenti del rock, ha dichiarato Fasullo. Per tale ragione la commissione ha scelto di non approfondire ulteriormente la questione, insorta sul web.

Festival di Sanremo 2021: i Maneskin restano in gara

Il numero due della rete ammiraglia mette fine a qualsiasi discorso sul presunto plagio, una tesi portata avanti nei confronti dei Maneskin da parte del popolo del web. In gara il complesso concorre con la canzone Zitti e buoni, che, a giudizio di alcuni, avrebbe ricordato fin troppo bene F.D.T degli Anthony Laszlo. Il pronunciamento degli organizzatori è chiaro: la conclusione degli esperti interpellati è che incipit e melodia tra i due brani siano completamente differenti.

Da martedì sera, in seguito all’ottima esibizione dei Maneskin con il pezzo Zitti e buoni, decisamente antianticonformista rispetto ai soliti cliché del Festival di Sanremo (ormai ampiamente sdoganati), degli utenti hanno alzato la voce e reclamato giustizia. C’è chi diceva fosse davvero troppo simile alla canzone degli Anthony Laszlo per non destare sospetti.

Le presunte analogie

La tonalità, il riff è parecchio simile, il ritornello identico e persino le parole coincidono, concludeva un critico. Un detrattore ne approfitta per compiere una netta distinzione tra la presunta questione plagio dei Maneskin e quella dei Metamoro perché in quel caso il componimento era comunque loro ed era pure diversa la situazione.

Il rimando è a Non mi avete fatto niente, affine a Silenzio, presentata e dunque esclusa dal Festival di Sanremo Giovani nel 2016: hanno peraltro il medesimo autore. I “capi di imputazione” vennero derubricati in quanto la paternità di testo e musica sono da attribuire allo stesso autore, pertanto da un punto di vista puramente legale non era avvenuto alcun plagio. Difatti, nessun diritto d’autore altrui copriva la base musicale e i versi.

Festival di Sanremo 2021: l’allarme si spegne

Il pezzo “incriminato” è in tale circostanza il blues-funky psichedelico F. D.T. – Fuori di Testa di Anthony Laszlo (Anthony Sasso e Andrea Laszlo De Simone), pubblicato dalla etichetta indipendente Inri di Torino nel 2015.

A metterci il carico da novanta ci aveva pensato il produttore Dade (chitarrista, bassista e cofondatore dei Linea 77) che su Instagram aveva postato la traccia degli Anthony Laszlo sui rispettivi canali social, scrivendo: “Qualcosa non quadra”. Il producer aveva messo a confronto i ritornelli delle due canzoni. Con le parole di Fasullo la minaccia della squalifica è totalmente rientrata.

FONTE: Ansa

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