Nine Perfect Strangers: è tratto da una storia vera?

L’autrice Liane Moriarty ha conseguito la fama di essere una vera maestra nella creazione di intriganti narrazioni su temi e personaggi complessi. Quest’anno, sta seguendo il successo su scala mondiale dell’adattamento per il piccolo schermo di Big Little Lies con un altro probabile nel prossimo spettacolo di Hulu, incentrato sul suo romanzo del 2018, Nine Perfect Strangers. Il libro porta i lettori al resort benessere Tranquillum House, coltivato da una esperta della salute, Masha, decisa a impiegare metodi di terapia del benessere atipici per un gruppo di nove ignari sconosciuti.

Nine Perfect Strangers: lo spunto per la raccapricciante storia

Durante l’anno è uscito il bestseller del New York Times , ha spiegato Moriarty al Guardian dove ha avuto l’idea per la sua raccapricciante storia di una folle guida (impersonata da Nicole Kidman) tra un gruppo di individui in cerca di rifugio dalle loro preoccupazioni. Potrebbe essere una sorpresa per alcuni, ma Tranquillum House e uno dei personaggi sono vagamente basati su aspetti della vita reale.

Nell’intervista rilasciata alla stampa l’ideatrice di Nine Perfect Strangers ha sottolineato come tutti viviamo in paradiso. O, meglio, la maggior parte degli essere umani conduce una vita davvero agiata da classe media. Eppure, il desiderio di soffrire resta, così come quello di trasformarsi.

È stato peraltro reso noto che ci sono “momenti #MeToo” intrecciati all’interno della storia di Nine Perfect Strangers. Anche con tali questioni sociali in prima linea, Moriarty ha assicurato di essere di buon umore mentre scriveva il proprio romanzo. In realtà si è divertita parecchio nella stesura del racconto. Ha provato una certa sensazione di libertà e le è semplicemente piaciuto.

C’è una figura, tuttavia, che ricorda leggermente la vita di Moriarty. Parlando di Frances, Moriarty ha spiegato la loro connessione. Il fatto è che Frances (interpretata da Melissa McCarthy) come romanziere rosa non sarebbe stata invitata ai festival degli scrittori, ovvero quanto le è personalmente capitato per diversi anni, ha chiarito. Un atto da lei stessa definito di “dolce vendetta”.