La Casa di Carta: anche il Professore ha un nome di città!

Un paio di curiosità sulla magnetico figura de Il Professore de La Casa di Carta
La Casa di Carta

Tra i successi più eclatanti di Netflix registrati negli ultimi anni, La Casa di Carta ha fatto presa su un pubblico trasversale. Merito di una storia accattivante, densa di colpi di scena che tiene lo spettatore incollato allo schermo. Di stagione in stagione abbiamo visto i nostri (anti)eroi coinvolti in vicende epiche. Ormai la season numero 5 è dietro alle porte e, anche se una data di uscita ufficiale al momento manca, si tratta di una questione di mesi prima che il pubblico dica addio allo show di Alex Pina. Scavando a fondo sul progetto del colosso on-demand di Los Gatos, emergono tante curiosità e oggi ve ne vogliamo raccontare un paio.

La Casa di Carta: la “seconda identità” del Professore!

La Casa di Carta 5 porrà fine allo spettacolo spagnolo, inizialmente poco seguito nei confini nazionali, dunque diventato un fenomeno planetario. Tanti sono i protagonisti e quasi tutti hanno un nome legato a città famose in ogni angolo del pianeta. Sembra essere questo uno degli aspetti più interessanti e intriganti de La Casa de Papel.

La Casa di Carta

Ciascuno dei volti principali chiamati in scena riprende il nome di metropoli rinomate, ad eccezione di una figura. Forse ci siete arrivati da soli, comunque ve lo diciamo lo stesso: si tratta de Il Professore. Il capo della banda è un individuo totalmente diverso da qualsasi altro, unico nel vero senso della parola. È impossibile trovare paragoni calzanti, in quanto dotato di una personalità unica, ben sviluppata dagli sceneggiatori. In pochi sanno, però, che anche lui ha un nome di città non ufficiale: Città del Vaticano.

Una città decisamente ben protetta, misteriosa e piena di sapere. Insomma, la Città del Vaticano è la scelta perfetta per il personaggio interpretato da Álvaro Morte. Un altro fatto interessante sul bravo attore è che, nella vita reale, ha una vista perfetta e gli ci è voluto un po’ di tempo per abituarsi a indossare gli occhiali, ma esigenze di copione lo hanno imposto.

Looks like you have blocked notifications!