Elon Musk è il primo con la sindrome di Asperger a presentare il Saturday Night Live. O, almeno, è ciò che lui ha raccontato davanti alle telecamere. Nel monologo andato in onda l’8 maggio sulla NBC lo stesso visionario imprenditore si è per la prima espresso sulla sindrome, di cui soffre pure Greta Thunberg.
Elon Musk: la rivelazione al SNL
Per il celebre uomo d’affari è un onore condurre lo storico appuntamento della televisione americana. Stava facendo la storia – ha aggiunto – poiché era la prima persona con la sindrome di Asperger ad assumere la conduzione dello spettacolo. O, perlomeno, il primo ad ammetterlo, ha commentato Musk dopo avere scherzato sul tono monocorde caratteristico dei suoi discorsi ufficiali.
Tuttavia, a contraddire Elon Musk è intervenuto il pubblico, che ha fatto prontamente presenta come, in realtà, non sia così. Il primo conduttore affetto dal disturbo dello spettro autistico a salire sul palco del Saturday Night Live è stato, infatti, l’attore Dan Aykroyd nel 2003 (aveva scoperto le sue condizioni di salute negli anni Ottanta), che ha peraltro comunicato di convivere con la sindrome di Tourettes.
In generale, il monologo di Elon Musk ha spaccato in due gli spettatori: da una parte c’è chi ne ha lodato il coraggio, dall’altra ci ha pensato la sua fosse esclusivamente una mossa per ingraziarsi la critica e venire messo in buona luce.
La sindrome di Asperger è un disturbo dello sviluppo neurologico che incide sulla comunicazione non verbale e sulle interazioni sociali. Si tratta di un disturbo dello spettro autistico che non ha nessun impatto sulle capacità intellettive e linguistiche, legate perlopiù a una specie di “goffaggine fisica”.
Elon Musk, 49 anni, è uno degli uomini più ricchi e potenti del pianeta e, al Saturday Night Live, ha dato prova di essere parecchio autoironico e rilassato. Soprattutto nel momento in cui ha persuaso sua madre Maye a salire sul palcoscenico per coinvolgerla nel suo racconto.
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