Paolo Bonolis dice addio alla tv e lancia un suo progetto

Paolo Bonolis in un’intervista a RTL 102.5 dice basta alla televisione e apre ad un nuovo suo progetto.
Mediaset blocca Avanti un altro e Paolo Bonolis sbotta sui social

Paolo Bonolis rilascia un’intervista a RTL 102.5 e parla del suo futuro e dei suoi progetti. La prima cosa che ha infastidito Paolo Bonolis in questo periodo di emergenza del Covid-19, che ha colpito anche il mondo della televisione e dello spettacolo, è stata la decisione di Mediaset di interrompere le puntate di “Avanti un altro”, anche se già registrate per coprire l’intera stagione televisiva.

Paolo Bonolis e le sue decisioni per il futuro

In queste ultime ore sono state diffuse le parole che il conduttore ha rilasciato in un’intervista riguardo il campo lavorativo, che fanno presagire  un abbandono della televisione o un passaggio alla Rai. Vediamo cosa ha detto:

  • “Mi sarebbe piaciuto fare della documentaristica divertente, nel senso che credo che la divulgazione possa essere molto più acquisibile se fatta in maniera divertente invece che in maniera accademica, è una cosa che forse in futuro proverò a mettere in piedi, ma bisogna essere d’accordo con chi produce tutto questo perché non è che posso fare tutto da solo, altrimenti tornerei all’adolescenza. Qualcosa l’avevo scritto, ma poi i mille impegni mi hanno impedito di portare avanti questo progetto”.

Da qualche settimana si sta parlando di un suo possibile ritorno alla conduzione del Festival di Sanremo, addirittura si ipotizza un duetto con Carlo Conti. Ma lui, ancora una volta, come detto già altre volte, non condivide la scelta di farlo al teatro Ariston, dove ormai viene fatto da 70 anni; secondo lui bisogna rinnovare,e dice:

  • “Sanremo l’ho detto tante volte, me lo hanno chiesto anche, ci si è anche ragionato sopra. Se devo fare una cosa la voglio fare come potrebbe essere realizzata secondo le mie intenzioni e credo che Sanremo abbia la necessità di una nuova sede per potersi contemporaneizzare al meglio. Credo che il Teatro Ariston, storica e meravigliosa sede, abbia esaurito le sue possibilità dal punto di vista tecnologico. Servirebbe uno spazio più ampio per renderlo più vicino a uno European Contest, a una cosa del genere, una produzione più importante”.
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