Live-Non è la d’Urso: ospite Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive

Live-Non è la d’Urso, ospite Giovanni Rezza, ecco cosa dice.
Yari Carrisi vs Barbara D'Urso

Il programma Live-Non è la d’Urso va in onda regolarmente, per la terza settimana sarà senza pubblico, parecchi ospiti danno forfait per via della restrizione che vige in Lombardia a causa del Coronavirus.

Live-Non è la d’Urso va in onda, alcuni ospiti non ci saranno

Barbara d’Urso apre il programma d dichiara:

  • “Molti dei nostri ospiti non sono potuti arrivare a Milano, ieri sono stati confermati, stamattina avevano il treno, l’aereo e la macchina per venire qui, ma la maggior parte di loro non ci saranno”.

Barbara d’Urso diversamente da quanto affermava e invitava fino a pochi giorni fa di uscire e andare a fare gli aperitivi, ora invece dice totalmente il contrario, anzi, afferma di avere molta paura: “Ho paura, sono spaventata come voi, ma cerco di essere centrata e di andare avanti”.

La scaletta della trasmissione per via della mancanza degli ospiti, è stata variata, la prima parte sarà dedicata al Coronavirus con collegamenti di tutte persone competenti.

Ospite a Live-Non è la d’Urso ospite Giovanni Rezza, ecco cosa dice

Il direttore del dipartimento di malattie infettive Giovanni Rezza, fa degli aggiornamenti sulla malattia:

  • “Questa notte è successo qualcosa che non sarebbe dovuto succedere. Il modo migliore per arginare la diffusione di questo virus è diventare asociali per un certo periodo. Bisogna stare a distanza di un metro dalle altre persone, e ridurre la mobilità. Se andiamo in una della zona rosse, e poi fuggiamo via, andando verso altre zone del paese, c’è il rischio che si possono infettare anche altre persone. Se il virus corre troppo e insorgono tanti casi tutti insieme, si rischia la paralisi degli ospedali. Queste persone hanno bisogno di assistenza, di andare in terapia intensiva, e non trovano l’assistenza che dovrebbero trovare. Bisogna rallentare la marcia del virus, si rischia anche che altri malati, non affetti da Coronavirus, non possono ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno. Fin dal primo momento è stato chiaro che questo virus potesse essere pericoloso. Alcuni hanno detto che si tratta di una semplice influenza, ma non è vero”.
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