Enzo Miccio, un po’ il protagonista dell’ultima edizione di Pechino Express, il vincitore mancato, vuole raccontare la sua esperienza e racconta che, arrivato al traguardo finale, dal montaggio ha capito di aver perso.
Enzo Miccio e la sua esperienza a Pechino Express 2020
Enzo Miccio, protagonista con la sua collaboratrice Carolina Gianuzzi, sotto il nome di Wedding Planner, a Pechino Express, con una diretta Instagram ha accettato di fare un’intervista con il settimanale “Chi” e poter raccontare la sua esperienza. Afferma: “Pechino è finito a novembre, ma non ho dovuto mantenere nessun segreto perché noi non sappiamo chi ha vinto. Giriamo due finali, una in cui vinciamo e uno in cui perdiamo. Io l’ho appreso all’ultimo minuto, dalla televisione, non sapevo niente, ero a casa da solo e disperato”.
Enzo Miccio c’è rimasto molto male per non aver vinto e, poi, l’aver perso contro le Collegiali ha creato ancora più malcontento. Il Wedding Planner dichiara che già dal montaggio aveva capito di aver perso, è stato davvero difficile capire dove si trovava la meta. A lui non basta sentirsi dire che è il vincitore morale, non fa parte della sua cultura e non l’accetta; chi arriva primo vince, chi arriva dopo è secondo.
Quello che gli ha dato soddisfazione è stato viaggiare, vedere posti nuovi, vincere le tappe, le immunità, i vantaggi. I Wedding Planner sono stati spesso accusati di fare strategie e complotti, ma poi, nell momento di decidere chi portare in finale, hanno deciso di portare le Collegiali e non i Gladiatori, poteva essere la stessa cosa.
Enzo Miccio dichiara: “Il passaggio va chiesto per tre persone, mentre nelle case ci dorme solo la coppia. I cameraman vanno via solo quando spegniamo la luce, non ci mollano fino a quando non andiamo a dormire e ci vengono a svegliare all’alba. La mia concorrente preferita è Vera Gemma, una donna straordinaria. Ema Kovac ha un corpo meraviglioso, un sedere magnifico ed è scoppiato l’amore con Gennaro Lillo. Soleil Sorge non è cattiva, è una tigre, è determinata, è combattiva e voleva andare avanti. Sono andato a Pechino Express per il brivido di indossare tute e magliette, era il dress code. Abbiamo preso vento, pioggia, freddo, specie a Seoul che è una città occidentalizzata, ma super moderna. Gli abitanti sono veramente molto disponibili, ma il cibo con il peperoncino è immangiabile. Cosa mi porterò nel cuore? Mi ha emozionato tutto il viaggio, non lo dimenticherò mai”.
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