Enrico Mentana replica duramente a Conte ma anche a Salvini e agli odiatori nel TGLA7 del 13 aprile

Senza peli sulla lingua, Enrico Mentana reagisce duramente al comunicato di Palazzo Chigi e quindi al Premier Conte, ma ne ha anche per Salvini e per tutti gli altri.
Enrico Mentana lapidario sull'indiscrezione di Dagospia

Enrico Mentana replica nell’edizione del TGLA7 serale di lunedì 13 aprile 2020 al comunicato di Palazzo Chigi ma riferendosi anche a tutti gli altri, soprattutto a chi l’ha attaccato e accusato di censura, quando, venerdì scorso, appena terminato di mandare in onda la diretta della conferenza stampa del presidente del consiglio Giuseppe Conte, ha detto che se avesse saputo che il Premier avrebbe attaccato Matteo Salvini e Giorgia Meloni in un discorso a reti unificate (non secondo Palazzo Chigi) che era mirato a parlare dell’emergenza Coronavirus e dei provvedimenti presi da parte del Governo, non l’avrebbe mandato in onda, riferendosi solo alla parte in cui Conte attacca l’opposizione.

La replica di Mentana a Conte e a tutti gli altri

Enrico Mentana asserisce fermamente di non avere censurato mai nessuno nei 28 anni in cui dirige telegiornali, e che è pronto a ricevere le eventuali repliche da qualcuno che può sostenere il contrario e sfidarlo apertamente. Non ha mai censurato nessuno dei giornalisti che ha lavorato con lui, asserisce ancora Mentana. A proposito delle videocassette di Arcore inviate a tutti i TG nel 1994 da Silvio Berlusconi che si accingeva a scendere in campo nella politica, lui dirigeva un telegiornale in Mediaset e su 9 minuti di registrazione, lui ne mandò in onda solo 4 perchè un telegiornale non è una buca delle lettere.

Continua Enrico Mentana, dicendo che in un periodo di emergenza eccezionale come questo, è giusto che tutto ciò che dice il Premier sia mandato in onda, ma che sia inerente a ciò, ai provvedimenti,  non alle polemiche politiche contro le opposizioni. Il direttore del TGLA7 condanna anche il modo censurabile in cui Salvini e Meloni hanno reagito alle parole del presidente del consiglio, ma sottolinea che Conte poteva usare un post o un’intervista o magari un comunicato per rispondere alle loro accuse dopo le vicende del MES. Quindi, Mentana respinge al mittente l’affermazione di Conte che lo accusa di non aver voluto smentire una fake news.

Nessuna censura, ribadisce Enrico Mentana, che azzarda un paragone tra il Premier Conte e il dittatore del Venezuela Chavez, volendo sottolineare che dove c’è democrazia un capo del governo non può intervenire come e quando vuole e su ciò che vuole. E’ importante avere un’opposizione, è un punto fermo della democrazia.

Sul MES, Mentana dice di essere più dalla parte di Conte e in particolare del Ministro Gualtieri, non da quella di Salvini e Meloni. Poi indignato, aggiunge “Traditore, ma traditore di chi? Venduto a chi?”. Rivolgendosi agli haters, dice che rispetto a Salvini, nel suo telegiornale si è replicato su tante questioni, come quella dei migranti, la citofonata di Bologna e mille altre cose, e accusa una certa parte politica di aver taciuto quando si è trattato nel suo TG di andare contro le idee del leader della Lega. Insomma, Mentana ne ha avuto per tutti, da Conte alle opposizioni e fermamente ribadisce che lui non censura nessuno, ma che deve essere anche chiaro che nessuno può imporre cosa deve mandare in onda un qualsiasi telegiornale. “Comunicato scomposto”, quello di Palazzo Chigi, lo definisce Mentana.

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