The Walking Dead, Kirkman sul finale: “Il mio più grande regalo ai fan”

Fumetto The Walking Dead

I lettori di The Walking Dead si sono trovati nel luglio 2019 davanti a un fatto inaspettato: la conclusione della striscia della graphic novel con un balzo in avanti di 25 anni dopo la morte di Rick Grimes, avvenuta nel numero precedente.

Per celare l’imminente epilogo, Image Comics e Robert Kirkman avevano perfino reclamizzato gli albi seguenti, dove sarebbe dovuti apparire nuovi personaggi, tra cui lo Spadaccino e Sheriff Kapoor. Un tentativo di depistaggio e conservare quel po’ di magia, che ormai, in piena epoca spoiler (dove c’è una continua ricerca delle anticipazioni, a costo di rovinarsi lo spettacolo) si è andata un po’ persa, perfettamente riuscito.

The Walking Dead: i motivi del bluff

L’autore Robert Kirkman ha apertamente spiegato alla stampa quali motivi lo hanno indotto ad assumere tale decisione per chiudere la sua opera più celebre e apprezzata. Il padre della saga sugli zombie e gli sopravvissuti dall’apocalisse si assume a pieno le sue responsabilità: i critici la possono tranquillamente considerare la più grande presa in giro di sempre e sarebbe appropriato. In qualche modo se ne compiace.

Ma personalmente lo considera il maggior regalo da destinare ai fan, perché qualunque finale è inesorabilmente anticipato da una sfilza di continue domande. Si cerca di alimentare a più non posso la curiosità del pubblico. Alimentare le teorie degli ammiratori lo considera un peccato. Ciò rovina ogni cosa o comunque influenza l’esperienza in maniera inevitabile.

Avverso ai soliti cliche

Se sai che il finale si avvicina e tre numeri prima muore un personaggi principale, arriva la rassegnazione. Essendo ai saluti, “ovviamente” tale personaggio deve morire, ha sottolineato Kirkman. Non è un evento monumentale con un forte impatto, bensì costituisce unicamente il rallentamento verso l’epilogo che chiunque si immaginerebbe.

Onde evitare di commettere il classico modus operandi dei colleghi ha ragionato da una prospettiva totalmente differente. Ha pensato che sarebbe stato meglio qualora le persone avessero letto i numeri conclusivi della graphic novel senza esserne consapevoli.

The Walking Dead: evento choc

Il fatto di tenerle all’oscuro della imminente conclusione ha reso la morte uno choc. Qualcosa di davvero appropriato – ha proseguito Kirkman – perché l’intera serie è incentrata sulle morti a sorpresa e sull’accettazione del lutto, mostrando quanto ciò possa essere rapida. Alla luce di queste considerazioni il papà artistico di The Walking Dead ha pensato sarebbe stato divertente cogliere i lettori impreparati.

Resta ora da stabilire quale futuro verrà riservato al Rick Grimes della serie televisiva The Walking Dead. L’ex sceriffo sarà protagonista al cinema e nessuno scenario va escluso, poiché già in passato abbiamo assistito a tangibili cambiamenti apportati nella trasposizione sul piccolo schermo, disponibile da noi in streaming su NOW.

FONTE: BadTaste

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