Morgan, nella puntata di oggi pomeriggio di Domenica in, è ospite di Mara Venier, sempre in collegamento per via dell’emergenza del Coronavirus. Si è presentato con un nuovo look e sappiamo un po’ tutti che da pochi giorni è diventato, per la terza volta, papà.
Morgan a Domenica in si confessa
Morgan oggi pomeriggio è stato ospite a Domenica in e si è fatto intervistare dalla conduttrice, rispondendo ad alcune domande. Morgan dichiara che c’è qualcuno che gli vuole male e che con Bugo, ormai, ci sono solo denunce. Vediamo cosa dice:
- “Qualcuno mi vuole fare male, quando si è sinceri esce fuori un delirio, tutta la mia sfortuna deriva dalla mia sincerità. Con Bugo ormai ci sono solo denunce, avvocati e tribunali. La barba è naturale per la quarantena non è pensata, come il ciuffo, non è mai stato pensato. Sono uno molto naturale, questa quarantena per me è un disastro. Ho scritto tante canzoni, ho trasformato il dolore in parole, e quello rimarrà per sempre. Mi aspetto di essere il padre che meritano, di essere la persona che io merito di essere, sono stato messo al mondo per questa missione nella vita”.
Morgan riesce a commuovere Mara Venier
Mara Venier finalmente riesce ad avere Morgan come suo ospite; dopo il fattaccio del Festival di Sanremo con Bugo, la conduttrice ha più volte cercato di far fare pace ai due cantanti.
Poi sono arrivate le immagini e le foto del passato di Morgan, di tutta la sua famiglia e di quando suo padre era ancora in vita, poi il suicidio; arriva molta tristezza sia da parte di Morgan che da parte della conduttrice.
Poi Morgan dice delle frasi che commuovono la conduttrice, al punto di mandare la pubblicità, ecco cosa dice l’artista: “10 milioni di persone hanno perso il lavoro, tantissime persone sono morte, hanno perso i loro cari. I carri funebri nelle piazze con dentro le ceneri, questa cosa è scioccante. Piango per questo e quando ripenso al passato mi viene un nodo alla gola. Non penso che il futuro ci porterà al passato, non ci riporterà agli affetti. Dobbiamo lavorare sul presente altrimenti non ci sarà mai più niente”.
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