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Marika Fruscio e il Coronavirus: quarantena, calcio e stoccata a Barbara D’Urso

Pubblicato da
Giovanni Barreca

In questi giorni di quarantena da Coronavirus ci sono molti personaggi che rilasciano interviste sulla loro vita e su quello che fanno in questo periodo. Una di queste è Marika Fruscio, sensuale e bravissima showgirl, opinionista e conduttrice sportiva, tifosissima del Napoli ed ex corteggiatrice di “Uomini e donne”.

Marika Fruscio: come passa la sua quarantena

La prima cosa che viene chiesto a Marika è quale idea si è fatta sul Coronavirus:

  • dalla Cina c’è stata una cattiva informazione e il nostro paese ha preso questo fenomeno troppo alla leggere, tanti lo hanno sottovalutato e, purtroppo, siamo arrivati a questo.

Poi le viene chiesto come sta trascorrendo la quarantena:

  • Seguo le regole e sto in casa, esco solo per fare la spesa. Leggo, scrivo, faccio ginnastica, faccio dirette, stiro, cucino, vedo film, praticamente faccio di tutto, e spero che verrà un giorno in cui non sentirò più le sirene delle ambulanze.

Le viene chiesto anche cosa pensa di tutte le persone che cantano sui balconi:

  • Risponde che per lei sono delle pagliacciate, irrispettose per chi vive situazioni drammatiche, e che sarebbe da condannare chi le promuove e le organizza. Se avessi un lutto mi darebbe fastidio se il mio vicino cantasse e suonasse, sembrerebbe di stare ad una festa di rione, qui la gente muore, fuori ai balconi si dovrebbe pregare. Tutto questo poi per cosa? Dieci minuti di popolarità per quella lì (riferimento Barbara D’Urso), tutto questo mi irrita.

Le viene chiesto quanto le mancano il calcio e il Napoli:

  • Il calcio è il mio lavoro e mi manca; appena mi alzavo la mattina mi aggiornavo per essere pronta in trasmissione, ora è il buio, recupereremo.

Un messaggio ai fan:

  • Quello di stare a casa, lo ripeto sempre nelle mie dirette Instagram. Più tempo stiamo in casa e più presto si risolverà. Adesso viene l’estate, non rischiamo di passarla in casa.

La prima cosa che farai quando uscirai di casa e cosa farai in futuro:

  • La prima cosa che vorrei fare quando uscirò da casa è abbracciare medici e infermieri e tutti quelli che stanno rischiando la vita per noi. Di questo momento che scriverà la storia, a tutti rimarrà una profonda cicatrice e daremo tutti una grande importanza al valore della vita e alla libertà, grande dono che ci ha dato Dio.
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Giovanni Barreca
Argomento: Marika Fruscio